Su «Il Foglio» Annalisa De Simone parla di “Eva e le sue sorelle” di Tieta Madia.
«Arrivata al punto in cui Eva è fuori pericolo, ho invidiato la gioia incontenibile di sua madre, per cui la pazienza è la prova più estrema mai affrontata e per cui trascorrere i giorni fra le pareti di un reparto di terapia intensiva neonatale, insieme ad altre madri con storie diverse ma con la stessa pazienza, è la massima esperienza d’amore. Più di un figlio, a quel punto, ho desiderato un’esperienza d’amore, che è la misura esatta di questo libro.»
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